Perché sussista il reato di maltrattamenti in famiglia, occorre accertare la “convivenza” cioè l’esistenza di una relazione affettiva, qualificata dalla continuità e connotata da elementi oggettivi […]
E’ configurabile il delitto di maltrattamenti in famiglia anche in danno di persona non convivente o non più convivente con l’agente nel caso in cui quest’ultimo […]
Due mesi di convivenza sono sufficienti per considerare “maltrattamenti in famiglia” le aggressioni compiute da un uomo ai danni della compagna. Si prescinde quindi dalla prova […]
Colpevole del reato di maltrattamenti in famiglia il fratello “non convivente”, amministratore di sostegno della vittima, che presta anche “assistenza” nei momenti liberi della badante. Prevale […]
Sono maltrattamenti in famiglia i comportamenti aggressivi tenuti dall’uomo nei confronti della moglie pur se concretizzatisi dopo la loro separazione di fatto: la separazione è condizione […]
il reato di maltrattamenti in famiglia si integra anche quando la vittima delle vessazioni, pur non convivendo più con il partner, continua a mantenere un rapporto con l’autore delle condotte […]
Può sussistere il delitto di maltrattamenti in famiglia a carico del genitore che tenga nei confronti del figlio minore comportamenti di carattere iperprotettivo, tali da incidere sullo sviluppo […]
Il delitto di cui all’art. 572 c.p., è integrato da una condotta che sia qualificabile come “maltrattante” in danno di una persona “della famiglia”. Tale fattispecie […]
Deve escludersi che il reato di cui all’art. 572 c.p. non sussista per effetto della interruzione del rapporto di convivenza fra i coniugi, sovrapponendo, altresì, la […]