Integra il reato di atti persecutori (c.d. stalking) ai danni della figlia, la condotta del padre che, attraverso comportamenti insistenti, non la rispetta, presentandosi senza invito ad eventi sportivi e di divertimento della ragazza, dimostrandosi refrattario ai consigli dei consulenti, portando come ragione per giustificare tale condotta che, in una situazione così conflittuale, questo atteggiamento per lui rappresenta l’unico modo per vedere la figlia e tentare di ricomporre con lei un rapporto.
Cass. civ., V sez. pen., sent., 21 gennaio 2021, n. 2512