la privacy va rispettata anche tra coniugi, diversamente si commette reato.
Non c’è neanche alcun diritto del coniuge a vedere, sapere o controllare cosa l’altro scrive in chat o per e-mail. La corrispondenza resta riservata, come sancito anche dalla Costituzione italiana.
Resta pertanto il divieto di spiare sul cellulare o tra le e-mail del marito o della moglie, benché ciò possa servire per procurarsi le prove del tradimento, da portare dinanzi al giudice in una eventuale causa di separazione o divorzio
CEDU del 7 settembre 2021, caso M.P. c. Portugal, (ric. 27516/14)