Nei casi in cui i coniugi abbiano scelto la separazione dei beni, la legge prevede che, quando il matrimonio finisce, ciascun coniuge rimanga titolare dei beni a lui intestati. A meno che sia stata fatta in precedenza una scrittura privata da cui risulti che i beni, seppure intestati a uno dei due, erano stati acquistati con denaro esclusivo dell’altro.
Quando il matrimonio finisce, e i coniugi erano in separazione dei beni, a chi restano gli immobili pagati con denaro di uno solo dei coniugi, ma intestati all’altro?
Rispondela Cassazionecon la sentenza 18554/2013: i beni restano al coniuge a cui sono intestati – e quindi che, per legge, ne risulta proprietario – salvo esista una scrittura privata con cui l’intestatario “confessi” che il denaro per l’acquisto era stato fornito dall’altro coniuge.
Il caso: nel caso di specie un imprenditore compra una casa intestandola alla moglie con l’obiettivo di sottrarre i beni ai rischi d’impresa ai quali è esposto. Il matrimonio finisce e la donna pretende di tenere la casa, restituendo al marito solo qualche mobile. Il marito sostiene che l’intestazione della casa alla moglie era simulata (ossia, “finta”), e che lui aveva pagato la casa col proprio denaro, ma non fornisce la prova scritta di un accordo in tal senso. I Giudici danno ragione alla donna, che risulta proprietaria dei beni in forza di un valido atto di acquisto.