Non è reato selezionare gli embrioni nei casi in cui la pratica sia finalizzata ad evitare l’impianto di quelli affetti da gravi malattie trasmissibili, e nello specifico, le patologie rispondenti ai criteri di gravità previsti dalla Legge 194 sull’aborto. Cade, così, il divieto assoluto posto dalla legge. Resta vietata la soppressione degli embrioni
La Consulta con la sentenza n.229 ha contemperato due diverse esigenze: da un lato, la possibilità per i medici di effettuare una selezione degli embrioni, tutelando le esigenze della coppia, dall’altro, il diritto alla vita dell’embrione, considerando legittimo il divieto di soppressione.
Lo ha dichiarato la Corte Costituzionale 11/11/2015 n. 229.