Fissate le nozze dopo undici anni di fidanzamento, fatte le pubblicazioni, acquistato l’abito bianco, i mobili e ristrutturata la casa, lui la molla sostenendo che lei aveva un’altra relazione. Ma non riesce a provarlo, quindi lui deve risarcire alla fidanzata abbandonata tutte le spese sostenute in vista del matrimonio, nel caso di specie quantificate dal Tribunale in oltre 16mila euro.
Con la sentenza 20889/2015 gli Ermellini ritengono ingiustificato il rifiuto dell’uomo di sposarsi, rompendo così la promessa di matrimonio: nessuna prova in ordine al presunto tradimento di lei né del fatto che le spese richieste erano state fatte prima della promessa di matrimonio. La somma che lui deve risarcire trova collegamento con la promessa di matrimonio, poi infranta, poiché tutte le spese richieste erano giustificate e finalizzate al matrimonio e sostenute poco prima.