In tema di bigenitorialità, ove risulti una fragile condizione emotiva da parte di un genitore tale da determinare disagio nella frequentazione con il minore, occorre non diminuire tali incontri (salvo che non siano del tutto nocivi e, come tali, siano da eliminare e non soltanto da ridurre), bensì offrire un idoneo sostegno alla genitorialità, demandando al Servizio Socio sanitario competente di monitorare e sostenere la coppia genitoriale in conflitto per tutelare le esigenze del minore.
così il Tribunale di Roma 7 ottobre 2016.