Se il figlio preleva dal conto dei genitori senza autorizzazione rischia una condanna penale, salvo riconoscergli un’esimente putativa nel caso in cui, stante il presunto consenso espresso da uno dei genitori cointestatari che gli ha fornito tessera e codici, costui era convinto di poter legittimamente prelevare dallo sportello.
Lo si desume da Corte di Cassazione, seconda sezione penale, sentenza n. 20678/2017