La scuola e l’insegnante sono responsabili per i danni procuratisi dall’alunno durate l’orario per il solo fatto che il ragazzo è affidato alla scuola.
I genitori che intendono chiedere il risarcimento del danni patiti dal figlio devono solo dimostrare che l’evento si è verificato nel tempo in cui l’alunno era sottoposto alla vigilanza dell’insegnante. La scuola, invece, per essere esonerata da responsabilità deve provare di non aver potuto impedire il fatto anche usando l’ordinaria diligenza, ossia che l’infortunio si sarebbe verificato anche se il personale docente avesse tenuto un comportamento prudente e attento per salvaguardare l’incolumità degli alunni. In sostanza, è necessario dimostrare in concreto che l’evento è stato determinato da causa non imputabile né alla scuola né all’insegnante.
Lo ha ribadito la Cassazione con l’ordinanza n. 2475/2015