Risarcita con oltre 43 mila euro dalla scuola paritaria cattolica la professoressa discriminata in base al suo, presunto, orientamento sessuale.
Nel danno morale si impone una valutazione equitativa quando, come nel caso esaminato, sono lesi valori garantiti dalla Costituzione, diritti inviolabili e fondamentali della persona. E, in particolare il diritto all’integrità familiare, allo svolgimento della personalità e alla dignità umana.
Cassazione civile sez. lavoro sentenza 2 novembre 2021 n. 31071