Nel contrasto fra i genitori rispetto a differenti scelte religiose per la figlia minore, il Tribunale di Avellino aveva vietato ad entrambi di impartire educazione religiosa alla figlia. Su reclamo la Corte d’Appello di Napoli ha ritenuto siffatto pronunciamento non in linea con i diritti di libertà costituzionalmente garantiti, anche a livello sovranazionale. Il diritto dei genitori alla libertà religiosa, che ricomprende anche il diritto all’insegnamento religioso ed al trapasso alla prole delle proprie credenze, può essere compresso solo laddove l’insegnamento impartito ponga in pericolo l’integrità fisica o psichica del minore. La Corte pertanto revoca il divieto, ma prescrive ad entrambi i genitori di seguire un percorso di mediazione presso il locale servizio sociale e di assicurare alla figlia un percorso di sostegno psicologico.
In caso di ricovero ospedaliero della minore che comporti conclamate necessità di trasfusioni il padre potrà esercitare la responsabilità genitoriale anche disgiuntamente dalla moglie.
Corte App. Napoli 18.7.2018