In tema di riconoscimento dell’assegno divorzile, deve rilevarsi come l’incidenza della cessazione del vincolo matrimoniale nel fenomeno del mutamento in peius delle condizioni economiche, debba essere valutata anche con riferimento al tempo della cessazione, in virtù del quale è possibile esigere dal coniuge divorziato, in misura inversamente proporzionale all’età, di attivarsi nella ricerca di una posizione lavorativa che attenui lo squilibrio tra la situazione economica pregressa e quella successiva; deve inoltre essere tenute in debita considerazione le modalità con le quali siano state fatte le scelte economiche in costanza di matrimonio, dunque se sia stato deciso di sacrificare le aspettative professionali e reddituali delle parti, di comune accordo o meno, in funzione di un ruolo rilevante nella vita familiare. Nel caso di specie, deve essere riconosciuto il diritto all’assegno di divorzio all’ex coniuge ultracinquantenne che, avendo dedicato tutta la sua vita alla cura della famiglia e dei figli, ha evidenti difficoltà al reinserimento nel mondo del lavoro.
Trib. Perugia 24 agosto 2018
fonte: ilfamiliarista.it