Le nuove limitazioni agli spostamenti, introdotte dal decreto legge 30 del 13 marzo scorso e dal Dpcm del 2 marzo per contenere il contagio da Covid-19, fanno salvi gli incontri tra i genitori separati o divorziati e i figli minorenni con cui non convivono. Anche il periodo delle festività di Pasqua
Nelle risposte alle Faq pubblicate sul sito della presidenza del Consiglio si ribadisce che:
Il percorso: occorre scegliere il tragitto più breve
i genitori separati che si spostano (anche fuori zona o fuori regione) per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o per portarli presso di sé devono scegliere il tragitto più breve.
Le prescrizioni: non si può muovere chi è in quarantena
Gli spostamenti per vedere i figli minorenni non conviventi devono rispettare le prescrizioni sanitarie. Vietato dunque muoversi per il genitore o il figlio in quarantena: chi trasgredisce rischia conseguenze future sulla valutazione della responsabilità genitoriale.
I giorni: vanno rispettate le decisioni dei giudici
Gli incontri tra i genitori e i figli minorenni devono avvenire nel rispetto dei tempi e delle modalità previste dal giudice all’interno dei provvedimenti di separazione o divorzio o, se mancano questi provvedimenti, secondo gli accordi presi tra i genitori.
L’autocertificazione: il diritto dei minori alla bigenitorialità
Il genitore che si sposta è bene che porti con sé l’autocertificazione in cui indicare, come motivo del viaggio, la necessità di assicurare al figlio minore il diritto di mantenere un rapporto con il genitore non convivente, precisando il periodo da trascorrere insieme.