non basta una astratta prognosi circa le capacità genitoriali della madre, fondata su qualche episodio negativo anche grave, per addivenire ad una diagnosi di sindrome della madre malevola o di alienazione genitoriale.
la Suprema Corte ha ritenuto che la condotta della madre, tesa ad estraniare la figlia dal padre -sostanzialmente ricondotta alla cd. PAS ovvero alla cd. “sindrome della madre malevola”- e la evidenziata conflittualità con l’ex partner non potessero costituire fatti pregiudizievoli per la minore, tenuto, comunque, conto del controverso fondamento scientifico della sindrome PAS, cui le CTU hanno fatto riferimento, senza alcuna riflessione sulle critiche emerse nella comunità scientifica circa l’effettiva sussumibilità della predetta sindrome nell’ambito delle patologie cliniche
Cass. civile ordinanza 13217 del 17 maggio 2021