Il disinteresse dimostrato da un genitore nei confronti di un figlio non soltanto integra la violazione degli obblighi di mantenimento, istruzione ed educazione, ma determina altresì un danno non patrimoniale dovuto al grave stato di sofferenza per la privazione della figura genitoriale, consistente nelle ripercussioni sociali e personali derivanti dalla consapevolezza di non essere mai stato desiderato come figlio e di essere, anzi, rifiutato. Tale danno va liquidato in via equitativa e se il genitore è deceduto a pagare sono i suoi eredi. Questo è quanto emerge dalla sentenza del Tribunale di Cagliari 259/2017.