Il grave stato di salute del padre, tale da compromettere la capacità lavorativa, può legittimare la revoca dell’assegno di mantenimento anche per i figli minori.
Accolto il ricorso di un padre che, nel giudizio di separazione, era stato condannato a versare alla moglie 400,00 euro mensili per il mantenimento dei due figli minori, oltre al 50% delle spese straordinarie: la Cassazione con ordinanza n. 20145 del 24 settembre 2014, ha considerato “apodittica” la motivazione con cui il giudice di merito, il quale aveva ritenuto di escludere l’incidenza delle condizioni di salute sulla capacità lavorativa, considerata la giovane età dell’uomo e l’assenza, nella documentazione prodotta, di invalidità fisiche incompatibili con qualsiasi impiego.
Per la S.C., invece, l’incidenza delle condizioni di salute sulla capacità lavorativa va approfondita, sulla base della documentazione prodotta, valutando anche l’opportunità di una consulenza medico-legale.