Le somme elargite nel tempo dalla madre in vita nei confronti della figlia convivente non possono essere considerate delle vere e proprie donazioni, infatti, le stesse devono essere valorizzate come dei conferimenti vicendevoli, con la conseguenza che l’elemento della convivenza escluda la configurabilità della donazione.
Cass. civile ordinanza del 4 luglio 2023, n. 18814.
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