Spetta alla moglie dimostrare di essersi adoperata per trovare un lavoro che le consenta di mantenersi da sola. In assenza di tale prova, perde il diritto all’assegno divorzile.
L’eccezione vale solo per chi, casalinga, ha dedicato gran parte della vita ai figli e alla famiglia, perdendo così ogni contatto con il mondo del lavoro – cd. disoccupazione incolpevole.
Lo afferma di recente il tribunale di Treviso (sentenza 8.1.2019) una donna 35enne veniva accusata dall’ex marito di «inerzia colpevole nel reperire un’occupazione» e quindi una fonte di reddito; per i giudici la giovane aveva un’età tale da consentirle di reinserirsi nel mondo del lavoro e un titolo di studio facilmente spendibile