E’ adottabile il minore anche in presenza di un forte legame affettivo con i genitori, dell’indipendenza economica raggiunta dal padre e dalla madre che hanno preso possesso di un’abitazione dignitosa, se poi, nel concreto, mancano riscontri oggettivi del recupero delle capacità genitoriali.
Lo afferma la Cassazione con la sentenza 17975/15.
Rigettato il ricorso di una madre di due figli, dichiarati adottabili dal tribunale per i minorenni con decisione confermata anche in appello. La madre impugnava la decisione perché il giudice aveva dichiarato lo stato di abbandono, nonostante il percorso di «costante e positivo miglioramento delle proprie competenze genitoriali», l’attaccamento dei figli, la sua collaborazione nel procedimento e il possesso di un tetto familiare dignitoso che consentiva di accogliere i piccoli.
Secondo la Cassazione, i Giudici avevano fatto bene a evidenziare l’«inadeguatezza» dei genitori a garantire ai figli un normale sviluppo psico-fisico. La situazione familiare è stata ritenuta tale da compromettere in modo «grave e irreversibile» l’armonica evoluzione della prole sotto tutti i profili. In tale contesto «non sono circostanze idonee al superamento della situazione di abbandono né il reciproco attaccamento genitore-figli o la mera espressione della volontà del primo di accudirli, in mancanza di concreti riscontri né la positiva evoluzione della condizione esistenziale del genitore, con riguardo al conseguimento dell’indipendenza economica e al possesso di un’abitazione dignitosa laddove, come nella specie, non sia possibile prevedere il recupero delle capacità genitoriali entro tempi compatibili con la necessità dei minori di vivere in uno stabile contesto familiare».