Se le disponibilità finanziarie della moglie separata non sono tali da garantirle di mantenere lo stesso tenore di vita goduto durante il matrimonio, il marito benestante deve “integrare” con l’assegno di mantenimento. Anche se la moglie ha dei beni e sarebbe nella condizione di svolgere un’attività lavorativa.
Lo afferma la Cassazione con la sentenza 21082 dell’11.9.17: per l’assegno di separazione resta fermo il riferimento al tenore di vita e alla disparità tra i coniugi.