il reato di maltrattamenti in famiglia si integra anche quando la vittima delle vessazioni, pur non convivendo più con il partner, continua a mantenere un rapporto con l’autore delle condotte violente per via dei figli.
Terminata la relazione sentimentalei d ue partner restano genitori, con la conseguente necessità di relazionarsi per le quotidiane esigenze dei figli. Quindi, il reato di maltrattamenti in famiglia, e non invece quello di atti persecutori o di stalking, è configurabile nei confronti dell’ex convivente che mantiene con la vittima un legame assimilabile a quello familiare, in ragione dell’esercizio condiviso della responsabilità genitoriale.
Cass. penale sent. n. 44263/2022