Secondo il Tribunale di Trieste, non può chiedere un aumento dell’assegno di mantenimento il coniuge meno abbiente con un contratto di lavoro part time se prima non si attiva per ottenere il tempo pieno presso il proprio datore di lavoro. Solo se l’azienda respinge la sua richiesta, la moglie potrà agire contro l’ex marito affinché il giudice, modificando la precedente sentenza, aumenti l’assegno mensile.
Nel decidere, il Tribunale richiama una sentenza della Corte di Cassazione (Cass. sent. n. 16190/17) secondo cui per stabilire se il richiedente ha diritto o meno al contributo a carico dell’altro bisogna aver riguardo alla situazione economica complessiva degli interessati senza però dimenticare le maggiori potenzialità di reddito, e questo per evitare maggiori sacrifici a carico di una parte e a favore dell’altra.
Trib. Trieste, sent. n. 509/18