Lecito abbassare l’assegno di divorzile a 900 euro, tenendo conto di tutti gli elementi richiesti dalla legge e dalla giurisprudenza, come la durata del matrimonio, il contributo della donna alla carriera del marito e alla formazione del suo patrimonio, l’assegnazione della casa di famiglia e infine il fatto che la stessa, nonostante i suoi 61 anni, è in ottima salute e può conseguire della buone entrate mensili, incrementando l’assegno divorzile con attività domiciliare di fisioterapista, in cui ha conseguito la laurea e ha maturato un’esperienza lavorativa.
Cass. civile ordinanza n. 26389/2021