le attribuzioni a favore del coniuge effettuate durante il matrimonio o anche in sede di separazione (nella specie, l’elargizione alla moglie di 20.000 euro a titolo di liquidazione una tantum per il mantenimento) hanno un’incidenza indiretta sul riconoscimento dell’assegno divorzile, nella misura in cui tali attribuzioni abbiano contribuito a creare una sostanziale parità o uno squilibrio di modesta entità fra le posizioni patrimoniali dei coniugi.
Trib. Trento, sentenza 15 gennaio 2025 n. 29