La denuncia di successione ed il pagamento della relativa imposta, con riferimento al valore del patrimonio relitto dichiarato nella predetta denuncia, non comportano accettazione tacita della eredità, trattandosi di adempimenti fiscali che, in quanto diretti ad evitare l’applicazione di sanzioni, hanno solo scopo conservativo e rientrano, quindi, tra gli atti che il chiamato a succedere può compiere in base ai poteri conferitigli dall’art. 460 cod. civ.
La qualità di erede si acquisisce con l’atto di accettazione, espressa o tacita, dell’eredità, in difetto della quale si assume solo la qualità di chiamati all’eredità.
Tribunale Napoli Ischia, sentenza 10 febbraio 2023 n. 8