Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia a risarcire quattromila euro per danni morali e diecimila per coprire le spese legali a una nonna per aver impedito i contatti con sua nipote.
La bambina aveva sempre vissuto con la nonna, fino all’affidamento ai servizi sociali. Da quel momento in poi, gli incontri tra le due erano divenuti sempre più rari.
Per la CEDU le autorità competenti non hanno svolto il loro dovere fino in fondo. Tra i loro compiti, infatti, rientrava anche quello di garantire che nonna e nipote continuassero a vedersi regolarmente, in quanto diritto di entrambe portare avanti la frequentazione. Ciò anche a fronte di una sentenza del tribunale per i minorenni che sanciva il diritto della nonna a vedere la bambina e citando il parere di esperti secondo i quali il mantenimento di questo legame con la famiglia d’origine per la piccola era positivo.
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