Divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex marito, indagato per stalking nei confronti della moglie, per i minacciosi e insistenti messaggi inviati sul cellulare e sui social, ancora più intensi dopo la separazione e la scoperta della nuova relazione di lei con un altro.
Ininfluente, sotto il profilo degli indizi ex art. 273 c.p.p., il fatto che le minacce siano rimaste puramente “virtuali” senza mai concretizzarsi in reati ulteriori.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, quinta sezione penale, nella sentenza n. 21693/2018.