Per i danni post operatori il medico è responsabile se il paziente prova il nesso di casualità tra l’intervento e le conseguenti lesioni. Oltre a l’esistenza del rapporto di cura, il danno e il nesso causale.
Il paziente non deve invece provare la colpa del medico.
Ad affermarlo è Corte di cassazione con la sentenza 19873 del 29 agosto 2013.
Nel caso di specie il paziente sosteneva che l’errore del medico nella tecnica chirurgica di saturazione della ferita le aveva causato la sterilità.
I Giudici ritengono tuttavia non provato il nesso tra l’operazione e il conseguente stato di sterilità. La paziente avrebbe dovuto dimostrare la mancata riferibilità della condizione di sterilità ad altre cause, pregresse o esterne, idonee a far ritenere la riconducibilità della condizione stessa al fatto dei sanitari.