Mentre nel caso di figli minorenni la casa va preferibilmente assegnata al genitore con il quale viene disposta – sulla base della valutazione giudiziale dell’interesse dei figli stessi – la prevalente collocazione dei minori, nel caso di figli maggiorenni è corretto tener conto del desiderio di questi ultimi rispetto alla convivenza con l’uno o con l’altro genitore, per garantire ai figli stessi un miglior benessere affettivo, nella continuità di habitat domestico.
Lo ha affermato il Tribunale di Pavia, sentenza 21 febbraio 2017