Alla morte della madre, il diritto del figlio a conoscere le proprie origini prevale su quello dell’anonimato materno
Stante l’ampiezza che va riconosciuta al diritto all’accertamento dello status di figlio naturale, nel bilanciamento dei valori di rango costituzionale che si impone all’interprete per il periodo successivo alla morte della madre, l’esigenza di tutela dei diritti degli eredi e discendenti della donna che ha optato per l’anonimato non può che essere recessiva rispetto a quella del figlio che rivendica il proprio status.
Cassazione civile, sez. I, 9 settembre 2022, n. 26616.