l reato di violenza sessuale scatta nei confronti del marito che ha imposto alla moglie rapporti sessuali ritenendoli “dovuti”: la relazione tra i due non integra la minore gravità del fatto in quanto, ricostruita globalmente la vita di coppia, è emerso un rapporto “malato” fatto di angherie, soprusi e completa soggezione fisica e morale della donna al marito aggressivo e spesso ubriaco.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, terza sezione penale, nella sentenza n. 28492/2016 (qui sotto allegata) che ha rigettato il ricorso di un uomo, condannato, tra l’altro, per maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie.