Anche se il contratto d’affitto è scaduto o regolarmente disdettato, il proprietario non può staccare l’acqua per costringere l’inquilino ad andarsene (nè togliere la corrente elettrica o cambiare le chiavi di casa).
Il conduttore, infatti, anche se il contratto è scaduto, resta un “detentore qualificato” dell’immobile, e può agire per la tutela del possesso della casa in via urgente.
Il locatore, in definitiva, può solo agire per lo sfratto.
Lo ha confermato la Cassazione civile con la sentenza n. 18486/14 dell’1.09.2014.