Nell’ipotesi di dissidio tra genitori in merito all’iscrizione del figlio all’insegnamento della religione cattolica risulta comunque nell’interesse del bambino fruirne, trattandosi di arricchimento culturale non equiparabile ai percorsi di catechismo offerto nelle parrocchie e atteso che esso non influenza le scelte future del minore ma pone le basi per la concreta conoscenza di un fenomeno e la conseguente assunzione di decisioni consapevoli, quando sarà il momento.
Trib. Modena sentenza del 25/9/2024