Se i coniugi sono in separazione dei beni, lui lavora e lei è casalinga, è possibile che il marito apra un conto corrente cointestato con la moglie affinché questa possa prelevare ciò che vuole per sè e la gestione della casa. Questo conto corrente non va tuttavia diviso a metà, salvo che la donna dimostri che su di esso sono confluiti anche soldi suoi. Il fatto che il marito cointesti alla moglie il conto corrente dove egli versa i propri guadagni non vuol dire che abbia anche voluto donarle metà delle somme depositate. La doppia firma viene concessa solo per consentire all’altro di partecipare alla gestione del denaro e di effettuare prelievi allo sportello della banca per le spese quotidiane, ma non certo anche con l’intenzione di donargli la metà dei risparmi.