Secondo la Suprema Corte, in aderenza al nuovo principio di diritto dell’autosufficienza economica, l’accertamento del diritto all’assegno divorzile impone un giudizio bifasico improntato, quanto alla fase dell’an debeatur, al principio dell’autoresponsabilità economica di ciascuno dei coniugi quali persone singole: nel caso di specie, è stata accertata l’inadeguatezza economica dei mezzi della ex moglie, titolare di una modesta pensione di euro 400,00 mensili (ma pure proprietaria della casa di abitazione e di terreni all’estero di valore modesto) sia l’impossibilità per quest’ultima di procurarsi redditi propri per ragioni oggettive, in relazione alla sua età (65 anni), il tutto a fronte della situazione economica del marito. Di conseguenza viene riconosciuto alla donna il diritto a un assegno di 600 euro mensili.