La corte di Cassazione rigetta il ricorso di un uomo contro la decisione della Corte di appello di Genova che aveva confermato il suo obbligo di corrispondere un assegno divorzile di euro 500 all’ex moglie, da cui si era separato dopo quasi 27 anni di matrimonio.
La Cassazione osserva che la Corte territoriale ha correttamente applicato i principi espressi in materia di assegno divorzile da Cass. civ. n. 11504/2017. Nel regolare i rapporti economici fra gli ex coniugi, infatti, la Corte genovese ha escluso che la donna disponesse di mezzi adeguati a consentirle il raggiungimento dell’indipendenza e dell’autosufficienza economica, tenuto conto sia della sua limitata capacità e possibilità effettiva di lavoro personale («non destinata a incrementarsi in futuro»), sia della mancata fruizione di trattamenti pensionistici.
Inoltre, in considerazione di diversi elementi quali il reddito mensile a disposizione del ricorrente (2700 euro), il venir meno dell’obbligo contributivo mensile in favore della figlia, nonché la lunga durata del matrimonio, non può che essere considerato congruo l’ammontare di euro 500 stabilito nella sentenza impugnata.