L’assegno di mantenimento per il coniuge deve tendere a garantire lo stesso tenore di vita goduto durante la convivenza matrimoniale, ma le condizioni economiche delle parti devono essere valutate in concreto non soltanto sulla base di un apprezzamento probabilistico.
In particolare, secondo la Cassazione (sentenza 23088/2014), non va preso il considerazione, ai fini della valutazione dei redditi del coniuge onerato, un patrimonio immobiliare che fornisca redditi estremamente scarsi, e quindi tali da non incidere sul tenore di vita della coppia.
Al contempo i Giudici avevano rilevato che i redditi complessivi della moglie erano analoghi a quelli del marito.