riconosciuto un assegno divorzile all’ex moglie che aveva seguito il marito all’estero consentendogli di portare avanti una brillante carriera lavorativa: infatti, all’assegno divorzile deve attribuirsi, oltre alla natura assistenziale, anche natura perequativo-compensativa, che conduce al riconoscimento di un contributo volto a consentire al coniuge richiedente non il conseguimento dell’autosufficienza economica sulla base di un parametro astratto, bensì il raggiungimento in concreto di un livello reddituale adeguato al contributo fornito nella realizzazione della vita familiare, in particolare tenendo conto delle aspettative professionali sacrificate.
Tribunale Civitavecchia, Sentenza 2 settembre 2022, n. 932