L’art. 336 bis c.c. descrive una diversa modulazione dell’obbligo di ascolto del minore dodicenne rispetto a quello di età inferiore, emergendo, per la prima ipotesi, la presunzione della capacità di discernimento, salvo che motivatamente non si ritenga l’ascolto superfluo o contrario all’interesse del minore. La mancanza di un’esplicita motivazione al riguardo determina la nullità del procedimento per omessa ingiustificata audizione dello stesso minore. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. I, sentenza 13 dicembre 2018, n. 32309.