La soluzione più efficace per gestire genitori anziani, che non siano più pienamente autosufficienti per una menomazione fisica o psichica, è la nomina di amministratore di sostegno da parte del Giudice Tutelare.
il procedimento può essere attivato dal convivente, dal coniuge e dai parenti più stretti, i quali possono anche fungere da amministratore di sostegno. Se nessun parente è presente o disponibile, il Giudice nomina un avvocato o un volontario appositamente formato.
Il ricorso al Giudice può essere fatto anche senza l’avvocato, ma l’assistenza legale, quanto meno in forma di consulenza preventiva, è assolutamente consigliabile. Chiunque, purché maggiorenne, può scegliere anticipatamente, con una dichiarazione da rendere davanti a un notaio, la persona da nominare quale amministratore di sostegno, per un eventuale futuro stato di incapacità. Il giudice, salvo gravi motivi, deve rispettare questa scelta.
Il Giudice individua quali attività il beneficiario può eventualmente continuare a svolgere da solo, quali con l’assistenza dell’Ads e quali invece vengono delegate completamente all’Ads, distinguendo tra ordinarie e straordinarie.
Nessun provvedimento di nomina è uguale a un altro perchè il Giudice tiene sempre conto delle concrete esigenze del soggetto debole. Si tratta di uno strumento su misura, molto duttile, che si modella sul soggetto e sulle sule necessità reali.
L’ads è revocabile se la situazione di disagio è reversibile. La persona nominata può inoltre essere sostituita.