Nominato l’amministratore di sostegno per un novantenne che si è sposato con una giovane donna straniera.
La Suprema Corte, con sentenza n. 18320/12 depositata in data 25 ottobre u.s., dà ragione ai figli dell’anziano, per i quali il padre non godeva delle condizioni psico-fisiche adeguate per curare la propria persona e per gestire i propri interessi.
Viene così confermata la decisione dei Giudici di primo grado che avevano nominato, quale amministratore di sostegno, una terza persona super partes e non la giovane moglie o uno dei figli dell’anziano, limitando l’assistenza al solo “compimento degli atti di amministrazione economica”.
La Corte, inoltre, ha spiegato che l’intervento di una terza persona super partes si era reso necessaria anche a causa della forte conflittualità in ambito familiare.