L’ accordo di separazione consensuale concluso in sede di negoziazione assistita può essere impugnato adducendo un vizio del consenso ( annullamento per errore, dolo e violenza), ad esempio se l’accordo è sottoscritto perché frettolosamente imposto dal marito alla moglie, accettato quale vittima della violenza psicologica e fisica , in assenza di adeguata difesa ( e quindi in assenza di possibilità di valutare le clausole sottopostele), temendo un male maggiore ed ingiusto ( perdita della casa, dell’affidamento dei figli), ignorando i comportamenti pregressi del marito alla medesima sottaciuti (tradimenti e condizioni economiche) che, se conosciuti, non avrebbero determinato l’accettazione dell’accordo ovvero o lo avrebbero determinato a condizioni diverse.
Tribunale Milano, sentenza 18 luglio 2023 n. 6129
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