Il Tribunale di Verona è stato chiamato a decidere sulla controversia tra due genitori che non concordavano sulla necessità di un trattamento terapeutico, di supporto psicologico, da far effettuare ad un figlio minorenne. In particolare, il padre dopo aver dato la propria disponibilità ad effettuare dei trattamento ha preso atto del rifiuto del figlio e non ha prestato il proprio consenso. Rimessa la decisione al tribunale, il collegio ha ritenuto che permanendo intatta in capo ai due genitori la responsabilità genitoriale, ed attesa l’età del ragazzo, per prevenire l’acuirsi del contrasto genitoriale e l’ostilità palesata dal minore nei confronti della madre, la situazione dovesse essere sottoposta al controllo dei servizi socio sanitari competenti per territorio. Saranno, pertanto, gli stessi operatori che, previo monitoraggio del nucleo familiare avrebbero dovuto individuare gli interventi più opportuni da adottare nella prospettiva della migliore tutela del benessere psicofisico del minore. Attesa, peraltro, la riluttante collaborazione paterna nel promuovere gli interventi a supporto del minore il collegio ha altresì ammonito il padre
Tribunale di Verona, decreto n.7800/2020 del 12 novembre 2020