Rigettata la richiesta del padre di portare a casa propria la figlia perché, a causa dell’esplosione del Coronavirus, non ha più potuto trascorrere con lei il tempo stabilito dal calendario. La decisione tiene conto della situazione attuale, le limitazioni alla circolazione previste per tutelare la salute pubblica e il rischio sanitario a cui la minore potrebbe essere esposta. Riconosciuta al padre la possibilità di fare video chiamate con la figlia senza limiti di durata, nella fascia oraria compresa tra le 14.30 e le 21.30
Tribunale di Vasto con decreto del 2 aprile 2020