Nella particolare situazione emergenziale dovuta alla diffusione del Covid-19 e «pur nel difetto di formale istanza in tal senso», il Tribunale di Bari ha disposto l’affidamento condiviso dei figli minori con collocamento privilegiato presso la madre ma ha sospeso gli incontri dei bambini con il padre fintanto che tale emergenza non sarà superata.
La decisione si fonda sull’interesse primario dei minori che deve sempre ispirare qualsiasi decisione giudiziale in materia: «nel bilanciamento tra due diritti di natura costituzionale, ovvero quello alla tutela delle relazioni familiari sub specie dell’esercizio del diritto di visita del padre, che risponde all’interesse primario della prole a conservare con lui significativi rapporti affettivi ma anche a quello speculare del padre a godere sia dell’affetto che della presenza dei suoi figli con sé (art. 29 e 30 Cost.), e quello a tutela della salute dei minori (art. 32 Cost.), almeno in questo peculiare momento storico deve ritenersi assolutamente prevalente il secondo».
Il diritto del padre ad incontrare i figli viene considerato recessivo rispetto al primario interesse dei minori a non esporsi al rischio di contagio.
Il decreto riconosce comunque al padre il diritto di tenersi in contatto con i bambini seppur a distanza mediante sistemi di comunicazione quali telefonate, video chiamate, contatti via skype o altri mezzi telematici anche più volte durante la giornata. La madre è chiamata a favorire tali contatti attraverso tutti gli strumenti tecnologici possibili.
Trib. Bari ordinanza 3 aprile 2020