Deve essere garantita al privato la possibilità di avvalersi degli ordinari strumenti offerti dalla legge (n.241/1990 sul diritto all’accesso) per ottenere gli stessi dati che il giudice potrebbe intimare di consegnare all’amministrazione. Ancor di più in un campo come quello delle controversie di diritto di famiglia che sono un ambito nel quale c’è un contemperamento al principio della parità delle armi in funzione di interessi prevalenti, che riguardano le posizioni più deboli nell’ambito familiare e soprattutto i figli minori (come da articoli 29 e 30 della Costituzione). Di conseguenza il Consiglio di Stato ha riformato la sentenza che limitava il diritto all’accesso affermando in modo esplicito l’obbligo per l’agenzia delle Entrate «di consentire alla parte ricorrente di prendere visione e di estrarre copia, ove possibile con modalità telematiche» della documentazione richiesta.
Consiglio di Stato c sentenze 5345 e 5347 del 2019.