È annullabile il testamento se il testatore era privo della coscienza dei propri atti ovvero della capacità di autodeterminarsi
L’annullamento del testamento per incapacità naturale del testatore postula l’esistenza, non già di una semplice anomalia o alterazione delle facoltà psichiche ed intellettive del de cuius, bensì la prova che, a cagione di una infermità transitoria o permanente, ovvero di altra causa perturbatrice, il soggetto sia stato privo in modo assoluto, al momento della redazione dell’atto di ultima volontà, della coscienza dei propri atti ovvero della capacità di autodeterminarsi. |
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Cass. civ. Sez. II, 29 aprile 2019, n. 11358 |