Solo un’indagine sulla persistenza e non solo sulla preesistenza della situazione di abbandono può condurre ad una corretta valutazione del parametro contenuto nell’art. 8 l. n. 184 del 1983, dovendosi tenere conto del diritto del minore a vivere nella propria famiglia di origine. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. I, sentenza 14 gennaio 2019, n. 652.