Anche dopo il riconoscimento dell’assegno di mantenimento – all’esito della causa di separazione o divorzio – la moglie è tenuta a cercare un’occupazione che la renda autonoma. Sempre se abbia le condizioni di salute adeguate (non deve essere totalmente inabile al lavoro) e l’età per essere ancora appetibile sul piano occupazionale (secondo le ultime sentenze della Cassazione, sotto i cinquant’anni si è ancora giovani per trovare un impiego). Il mantenimento infatti è solo una misura di sostegno in attesa di raggiungere l’autosufficienza economica. Per cui, la donna che è nelle condizioni di lavorare e, ciò nonostante, non si cura di trovare un posto o, magari, rifiuta le proposte avanzate dalle aziende o non si presentarsi ai colloqui, non va più mantenuta.
Lo ha affermato la Cassazione con la sentenza n. 5817/2018.