Solo gli eredi legittimi possono prelevare contanti dal conto corrente, emettere assegni oppure ordinare un bonifico appena ricevuta la notizia della morte, ma ciò solo allo scopo di sostenere le spese funebri o altre spese strettamente necessarie alla fase immediatamente successiva alla morte. Per farlo è necessario che almeno un erede abbia la delega a operare sul conto del defunto, delega che gli deve essere stata rilasciata da quest’ultimo quando ancora in vita. È necessario anche che non vi sia opposizione da parte degli altri eredi legittimi che dovranno autorizzare la banca rilasciando all’erede che effettua il prelievo una delega scritta o verbale (in questo secondo caso presentandosi direttamente allo sportello insieme al delegato). Dunque, per prelevare dal conto del defunto il denaro per sostenere le spese funebri occorre l’accordo di tutti gli eredi. Il delegato deve tenere una contabilità delle somme spese con gli eventuali giustificativi. È anche necessario che la somma prelevata dal conto o dal libretto sia ragionevole e strettamente commisurata alle suddette spese funerarie o eventuali piccole pendenze pregresse (ad esempio il debito lasciato col droghiere sotto casa). Il singolo coerente non può prelevare dal conto in eredità una somma sproporzionata alle esigenze di cassa immediate. In tal caso la banca può rifiutare il prelievo. La banca può eseguire controlli prima di autorizzare l’operazione.
tratto da laleggepertutti.it